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L’olio di argan è ormai diventato familiare alle consumatrici italiane
Oltre ai benefici per la nostra pelle, l’argan sta aiutando lo sviluppo di varie aree rurali del Marocco, dove la pianta è coltivata. C’è un progetto, in particolare, che ci piace segnalarvi: è quello della Cooperativa Femminile Tamounte, che si è specializzata proprio nella produzione e nella commercializzazione di olio d’argan e di prodotti da esso ricavati.
La Cooperativa Tamounte, che ha sede nel villaggio di Imin’Tlit, offre lavoro soprattutto alle donne
Attiva dal 2003, la Cooperativa Tamounte conta 30 socie lavoratrici. Le donne fanno seccare il frutto dell’albero di argan al sole, fanno separare la polpa secca dalla noce (con il macchinario di cui parlavamo sopra) e poi intervengono sulla noce stessa, che viene spaccata a mano per estrarre la mandorla, poi spremuta o tostata (a seconda dell’utilizzo che se ne vuole fare). Rompere la noce è un lavoro certosino, svolto dalle donne con l’ausilio di pietre. Non ci sono infatti macchine che consentano di farlo.
Se progettate un viaggio in Marocco, in auto Imin’Lit è facilmente raggiungibile da Marrakech o da Essaouira. Dunque, vale la pena visitare la Cooperativa Tamounte, che accoglie gli ospiti con piacere. Non solo per fare shopping, ma anche per vedere il processo di lavorazione dell’argan e cimentarsi a spaccare le noci con le donne, per capire come funziona il loro lavoro. In questo “regno” femminile, le turiste sono più che benvenute!
Conoscere la Cooperativa Tamounte e farla conoscere è ovviamente un aiuto all’impegno di queste donne marocchine per assicurare a se stesse e alle loro famiglie un futuro migliore.condividi questa pagina
